E, da luglio, potrebbero ritrovarsi sui campi della Pinetina agli ordini del tecnico toscano, dopo essere stati divisi dal ct belga Martinez prima dei Mondiali. Radja Nainggolan è stato infatti uno degli esclusi eccellenti da Russia 2018, ma nei piani di Spalletti rimane il candidato numero uno per la trequarti nerazzurra, come confermano i continui contatti sull’asse Milano-Roma tra tecnico e giocatore. Il pressing del toscano è costante.
E già avviati anche i contatti con il club giallorosso, che ha aperto alla cessione del 30enne di Anversa per far cassa.
Resta però lo scoglio-cartellino, valutato sui 40 milioni di euro. E la concorrenza del Guangzhou Evergrande di Cannavaro, pronto ad offrire 12 milioni più bonus (sui 5 a stagione, la proposta nerazzurra) per i prossimi 4 anni, pur di convincere Nainggolan a traslocare. Pole position Inter, invece, per Moussa Dembélé, in scadenza di contratto con il Tottenham nel 2019 e pronto a cambiar aria come il connazionale. Suning ha alzato la posta a 16 milioni, offertona per un classe ’87 in regime di svincolo tra un anno. Gli Spurs ne chiedono 30, ma non è escluso un inserimento di Joao Mario (al lavoro Kia Joorabchian) nei discorsi, a sbloccare lo stallo.
Per il dopo Cancelo (sul lusitano Wolverhampton, Juve, Napoli e Porto), nel mirino Vrsaljko, Florenzi e il sampdoriano Bereszynski. Possibile soluzione West Ham per Rafinha, ma il brasiliano vuole l’Inter e rimane in attesa del summit della prossima settimana tra Ausilio e il Barça, per sciogliere i dubbi sul futuro. In avanti, occhi su Politano («Nerazzurri interessati? Assolutamente sì - ha chiosato Davide Lippi, dopo un incontro in corso Vittorio Emanuele -, stiamo lavorando») e su Malcom del Bordeaux.
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