Domenica con il Crotone ha raggiunto la doppia cifra dopo un digiuno di ben sette gare, unica nota stonata in una stagione che gli sta regalando tante soddisfazioni: «Un attaccante vive per il gol – spiega in conferenza - ma la mia esultanza rabbiosa era perché non riuscivamo a vincere nonostante le tante occasioni. C’era più la rabbia per aver sbloccato la partita che per aver ritrovato la via del gol. È stata una sorta di liberazione». Un altro passo avanti verso il sogno Champions, obiettivo impensabile in estate: «Abbiamo girato a 37 punti che sono tantissimi. Ad inizio stagione c’erano un po’ di casini, avevamo tutti contro e nessuno credeva in noi. Poi grazie al presidente, a Tare e al mister abbiamo stupito tutti, riportando anche la gente allo stadio».
Adesso però arriva il difficile: «Non sarà facile ma vogliamo continuare così, da squadra giovane abbiamo ancora tante cose da imparare e possiamo migliorare. È bello partire con i pronostici contro e stupire tutti». Obiettivo tornare in Europa meglio se quella che conta: «Non me la sento di dire che andremo sicuramente in Champions ma lotteremo per arrivarci a tutti i costi. Davanti a noi ci sono squadre più attrezzate per cui è complicato competere ma non ci poniamo limiti». Un discorso che Immobile fa anche per se stesso: «Sono migliorato nella gestione del pallone e leggendo le statistiche potevo avere più freddezza sotto porta ma a volte corro inutilmente e questo non mi fa essere lucido sotto porta. Ma posso fare di più anche grazie al mister che è stato un attaccante».
Una persona alla quale Ciro è molto legato: «Mi ha scelto e mi ha dato fiducia e umanamente mi ha sempre fatto sentire molto apprezzato». Sul mercato Lazio a caccia di un vice Immobile che lo possa far rifiatare ma sulla questione lui è molto chiaro: «Mi sono già riposato abbastanza gli altri anni che ho giocato poco. Non ho sofferto le tante partite consecutive, giochiamo una volta a settimana, per me va bene». Chiusura sul futuro: «Non lo so che cosa succederà tra sei anni. Ho ancora 4 anni e mezzo di contratto con la Lazio e qui sto bene. Non vedo perché dovrei andare via». Leggi l'articolo completo su
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