La Fiorentina è partita subito forte, allargando il campo, spingendo il Torino indietro. Biraghi, una lama nel burro della parte destra del Toro, dove Meitè non ha mai assistito Izzo e quest’ultimo sempre incerto. Non a caso Kouame, protagonista di una frazione di occasioni fallite, su un cross dell’ex interista in area piccola di testa ha messo fuori. Davanti Belotti ha ingaggiato un duello muscolare con Milenkovic, ma il Torino ha avuto sempre difficoltà a ripartire. Dragowski ha respinto su Berenguer, ecco l’unico acuto di un Toro sotto ritmo. Biraghi ha continuato a catapultare palloni, Kouame a intercettarli di testa: in un frangente Ansaldi ha rischiato l’autorete, ma Sirigu è stato molto reattivo iniziando il proprio show. Il portiere della Nazionale però ha atteso il recupero per estrarre una parata pazzesca sulla linea, a mano aperta, su un altro tentativo aereo di Kouame, servito di nuovo da un cross stupendo di Biraghi.
L’urlo viola si è strozzato in gola all’alba della ripresa, per un fuorigioco di Biraghi: la sua rete è stata annullata giustamente. Il Torino è rimasto in attesa e la Fiorentina con schema fisso, palla a Biraghi e cross, ha aumentato progressivamente la qualità della spinta. Su un retropassaggio errato di Ribery, Zaza ha fallito incredibilmente l’assist per Belotti, solo nell’area viola. Bonaventura e Chiesa hanno tirato senza mira, ma poi è arrivato lo spunto decisivo di Federico: assist da destra per Castrovilli e vantaggio viola.
Dopo tre anni si è rivisto a Firenze Borja Valero al posto di Bonaventura. Nel finale ancora Sirigu ottimo, su botta di Cutrone. Buona la prima per i viola sotto gli occhi di un felice presidente Commisso.
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