È derby anche sui social: la Roma vince su Instagram, la Lazio vola nel Metaverso

Domenica 6 novembre 2022 alle ore 18.00, allo Stadio Olimpico andrà in scena il Derby romano Roma-Lazio, partita valida per la tredicesima giornata di campionato di Serie A.

È derby anche sui social: la Roma vince su Instagram, la Lazio vola nel Metaverso

È la partita più attesa di tutto il campionato, la sfida in cui si delinea la supremazia di una squadra sull’altra: è il derby della Capitale. Per la prima volta, però, lo spostiamo su un altro terreno che non è quello dello stadio Olimpico, ma quello digitale.

 

​È derby anche sui social: la Roma vince su Instagram, la Lazio vola nel Metaverso. Parola di Max Sardella

 

Una sfida social tra Roma e Lazio che abbiamo analizzato con Max Sardella, consulente e formatore, considerato il massimo esperto in gestione d’immagine social nel calcio. Dal 2009 ha aiutato più di cento calciatori a comunicare e monetizzare online: Crespo, Gomez, Florenzi, Zanetti, Immobile sono solo alcuni dei nomi di prestigio con cui ha collaborato. Ha scritto anche il libro “Calciatore Social”, il primo e unico sistema di gestione dell’immagine social per calciatori professionisti.

 

Oggi Roma e Lazio si sfidano all'Olimpico. Ma se volessimo giocare un derby social, chi si aggiudicherebbe il match?

«Propenderei per un sostanziale pareggio. La Roma vince sui social, la Lazio vola nel metaverso. I giallorossi non solo hanno numeri più alti (+5 mln solo su Instagram), ma hanno messo a disposizione la propria notorietà per dare valore alla vita degli altri. Un esempio è l’iniziativa “Missing Children” in cui nei video di presentazione dei nuovi acquisti della Roma venivano inseriti i casi di giovani scomparsi. I biancocelesti, invece, sono stati tra i primi a sperimentare le cryptovalute e i token. Attraverso l’accordo con Binance possono interagire con i tifosi di tutto il mondo in un formato 3.0».

Chi sono i veri influencer di questo Derby?

«Dybala con 49,3 milioni di follower su Instagram e Pedro con 7,3 milioni su tutti, ma poi ci sono Zaniolo, El Shaarawy che sono i più attivi e i più attrattivi a livello di brand. Ma anche Immobile si difende bene: è un calciatore imprenditore, estremamente organizzato, ha una sua squadra Esport GL17CH e ha investito nel metaverso. È il più immersivo di tutti».

Mou vs Mau chi vince?

«Mourinho è un allenatore-influencer che vive lo spirito del suo tempo e soprattutto programma la sua carriera. Quando e se lascerà il calcio ha già un futuro pianificato. Sarri fa parte della prima repubblica, lo disse lui stesso che era una scelta di vita».

Avrebbe qualche suggerimento per Sarri?

«Aprire un canale social significa dare valore alla vita di chi ti segue, non deve essere autoreferenziale, sarebbe bello regalare un Sarri inedito che metta in evidenza la sua autenticità. Io farei aprire il profilo alla sua sigaretta, nella sua assurdità, per fargli raccontare il suo mondo (ride ndr)».

È strategico oggi essere presenti su TikTok?

«Chiedilo a Neymar, James Rodriquez, Florenzi, Douglas Costa, Pulisic, Dybala (con la sua compagna), Sergio Ramos, Gollini, Iker Casillas, Marcelo, David Luiz, Lewandowski, Fabregas, Joao Felix. Tra i tanti, non tantissimi calciatori, ad aver sperimentato il potenziale della piattaforma. Il calciatore deve trasformare il suoi tifosi in fan, devono seguirti al di là del colore della tua maglia. Dybala su questo è un fenomeno».

Twitch?

«È una piattaforma più legata ai gamer, è ancora lontana dai grandi numeri: Immobile e Dybala ad esempio ci sono. Paulo si è dato molto da fare ma l’ultimo accesso è del 2020.

Ha senso allora avere Facebook?

«Ha senso perché è il canale con più iscritti nel mondo ed ha un pubblico diverso. I social sono degli ecosistemi, più sei presente nelle varie piattaforme, più riesci a parlare con un maggior numero di persone. Se vuoi conversare con tutti devi essere ovunque, in una comunicazione integrata non puoi escludere nulla».

 

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