C’è riuscito Spalletti che, con quella sostituzione, ha spezzato l’elastico che lui stesso aveva teso. Perché il tecnico quest’anno è riuscito a restituire a Dzeko l’abito smarrito del bomber anche grazie a un sottile e crudele gioco psicologico. Edin regalava assist? «È molle. Dev’essere più cattivo». Edin segnava? «Poteva farne di più».
Pungolo formidabile, come si è visto alla prova del campo. Ma il pungolo degenera in un amen in assillo, come denunciano i “vaffa” di Pescara. Inaspettati, ma fino a un certo punto. Leggi l'articolo completo su
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