Nole Djokovic, che succede? «Ho perso per due motivi. Sono ancora a zero titoli, non ero abituato»

"A sorprendermi è stato il mio livello, veramente basso oggi", ha detto il tennista serbo

Nole Djokovic, che succede? «Ho perso per due motivi. Sono ancora a zero titoli, non ero abituato»

Che succede a Novak Djokovic? Il numero 1 al mondo, sconfitto da Jannik Sinner per tre volte negli ultimi mesi (dagli Australian Open alla Coppa Davis), ieri notte al terzo turno dell'Atp Masters 1000 di Indian Wells, ha perso contro un altro tennista italiano: ma stavolta non si trattava di un top 5 come l'altoatesino, ma di Luca Nardi, ventenne promessa ma assolutamente sfavorito nel confronto con uno dei più grandi atleti di tutti i tempi.

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I complimenti a Nardi

Nole, a fine partita, ha fatto i complimenti a Nardi ma ha anche fatto autocritica: «Complimenti a lui, specialmente per il terzo set in cui ha giocato davvero molto bene. Lo avevo visto giocare, non lo conoscevo bene ma sapevo che da fondo campo possedeva ottime qualità in particolare con il diritto. E' arrivato in tabellone da lucky loser, non aveva nulla da perdere e ha giocato alla grande. A sorprendermi di più però è stato il mio livello, veramente basso oggi. E' andata così, si sono verificate due condizioni: lui ha avuto una giornata di grazia e io una pessima. E il risultato è questa sconfitta».

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La delusione di Nole

«Ovviamente analizzerò quanto accaduto e cosa avrei potuto fare meglio per poi guardare avanti -prosegue il 36enne serbo in conferenza stampa-. Gioco meno tornei rispetto al passato, sono più selettivo con la mia programmazione e non è una bella sensazione venire eliminati subito, specialmente in un torneo come questo da cui mancavo da cinque anni. Ci tenevo a far bene, evidentemente non doveva andare così. Avrei potuto fare tutto in modo diverso».

 

«Sono ancora a zero titoli»

«L'ho detto, è stata una performance molto scadente la mia. Per quest'anno sono ancora a zero titoli. E' un qualcosa a cui non ero abituato. Per la maggior parte della mia carriera ho iniziato la stagione vincendo un Grande Slam, o un titolo a Dubai. Ma va bene così, fa parte dello sport e bisogna accettarlo: a volte vinci a volte perdi. Spero di continuare a vincerne altri e di andare ancora avanti. Qualunque trofeo dovessi vincere sarebbe fantastico per spezzare questo trend negativo innescatosi negli ultimi tre o quattro tornei in cui non ho giocato al meglio». Prossima tappa probabilmente Miami. «Sì, è in programma. Dieci minuti fa ero in campo e parlo ancora a caldo. Ho bisogno di uno o due giorni di stop e poi capirò quale sarà il prossimo passo».

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