Nba senza spettatori. Sarebbe un caso senza precedenti. Eppure l'emergenza coronavirus arriva anche negli Stati Uniti e l'Nba, si prepara alla possibilità di disputare alcuni incontri a porte chiuse. Dopo l'avviso di qualche giorno fa per istruire i giocatori sulle migliori pratiche da seguire, la Nba ha distribuito un'altra nota alle 30 squadre chiedendo di prepararsi alla possibilità di disputare alcune partite a porte chiuse. In particolare, le squadre devono identificare quali azioni siano necessarie per disputare partite senza spettatori sugli spalti e quello che viene definito come uno «staff essenziale» per svolgere le gare, escludendo i media e altre persone che normalmente frequentano le arene. Le squadre, inoltre, dovranno anche prepararsi a condurre controlli sulla temperatura di giocatori, membri degli staff e arbitri. «
Senza tifosi non gioco, abbiamo bisogno dei tifosi, io gioco per loro, che facciano quel che vogliono, ma io in un palazzetto vuoto non gioco»
, ha chiarito subito l'asso dei Los Angeles Lakers LeBron James. Anche Kemba Walker di Boston è sulla stessa lunghezza d'onda. «
Ci devono essere i tifosi sugli spalti: io gioco per loro e per i miei compagni, è per questo che esiste lo sport. Se mi presento all’arena e non ci sono i tifosi, io non gioco. Poi facciano quello che devono fare»
. Il tono delle parole di James è stato però più incredulo che serio, come se la possibilità di giocare a porte chiuse non sia neanche pensabile: lui stesso poi ha detto ai giornalisti presenti «
Non ho mai giocato senza spettatori da quando ho cominciato con la pallacanestro»
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