«Pochi italiani in campo? È un ritornello che ci portiamo dietro da un bel pò di tempo, è già iniziato con Prandelli questo tipo di situazione, che è sotto gli occhi di tutti, ma non è che ogni volta dobbiamo rimarcare questa situazione e creare un alibi, c'è, lo sappiamo, cerchiamo di lavorare, ottimizzare il prodotto, qualche nuova regola è stata messa in atto, e speriamo che in futuro si possa fare qualcosa per far crescere il numero di italiani in squadra».
«Jorginho è un ragazzo che stiamo seguendo, adesso può giocare nella nazionale italiana e mi auguro che se dovessi un domani chiamarlo non ci sia uno scandalo un'altra volta». Così il ct azzurro Antonio Conte parlando in conferenza stampa di un'eventuale chiamata in Nazionale del centrocampista del Napoli e alludendo alla vecchia polemica sugli oriundi.
«Senza l'infortunio avrei convocato Balotelli? No, perché bisogna comunque seguire un percorso per arrivare in nazionale». Lo ha detto il ct azzurro Antonio Conte parlando dell'attaccante del Milan nella conferenza stampa a Coverciano all'inizio del ritiro degli azzurri, in vista del doppio impegno di qualificazione agli Europei contro Azerbaigian e Norvegia. «Se pensiamo che al massimo bastano due partite e tutto è aperto qui...forse lo è per qualcuno di voi ma non per me, perché ho bisogno di certezze sotto tanti punti di vista e di continuità», ha evidenziato Conte. «Questo non vale solo per Balotelli, ma per tutti. Se un giocatore nelle ultime due partite mi fa tre gol non è che viene automaticamente in Nazionale. Serve un percorso fatto di continuità, buone prestazioni e disponibilità nei confronti della squadra», ha aggiunto il ct. «Penso che Mario stia lavorando bene. O almeno, parlando con Sinisa (Mihajlovic, ndr) sembra che abbia voglia di fare le cose per bene. Quello che io chiedo a lui -ha spiegato Conte- è la dimostrazione di meritare la Nazionale. Non significa fare un gol o fare gol su punizione, ma dare continuità in tutto quello che si fa, negli atteggiamenti nella voglia. Siccome ha da poco iniziato di nuovo a giocare non sarebbe venuto lo stesso in nazionale». Leggi l'articolo completo su
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