Ecco, l’esito del raggruppamento della Juventus dondola sul filo sin dalla prima giornata. Assodato che i bianconeri di Allegri voleranno a Malmö, l’Atletico Madrid di Simeone per l’appunto ospiterà l’imprevedibile Olympiacos, sapendo di poter centrare la promozione con una vittoria o, eventualmente, con un pareggio abbinato a una sconfitta juventina.
Una delle partite che susciteranno le maggiori curiosità opporrà il Basilea al Real Madrid di Ancelotti. Perché i campioni in carica, come detto, hanno già ottenuto il conforto della matematica, mentre gli svizzeri, secondi a sei lunghezze, avranno la possibilità di compiere l’impresa conquistando un successo da accordare a un «non successo» del Liverpool. Al proposito, nessuno avrebbe mai neppure ipotizzato che la gara fra i Reds e il Ludogorets potesse decidere le sorti europee degli inglesi e, soprattutto, ballasse a lungo sul ciglio dell’illeggibilità. Le due squadre sonnecchiano però affiancate al terzo posto: e nemmeno la presenza di Balotelli attira verso il basso il piatto inglese della bilancia.
Semplice (da capire) ma complicata (da realizzare), viceversa, la missione del Bayer Leverkusen. Del resto i tedeschi, primi nel girone C con un vantaggio di quattro sul Monaco secondo, affronteranno proprio i monegaschi alla BayArena. E, dunque, «vinceranno» il gruppo in caso di successo e si qualificheranno con un pari. Al contrario sembrano avere francamente poche opportunità lo Zenit San Pietroburgo e il Benfica, contrapposti al Petrovski Stadion. Ad essere attenti, stupiscono le designazioni arbitrali delle sfide, entrambe affidate a due fischietti italiani come Nicola Rizzoli e Paolo Tagliavento.
Sul fronte del girone D, l’italiano che proverà a rubare la scena sarà Immobile, pronto a trascinare il Borussia Dortmund oltre l’ostacolo dell’Arsenal. Per la verità, all’Emirates Stadium, le battistrada potrebbero accontentarsi anche di un pareggino di comodo, considerando che un punto regalerebbe sia il visto da capolista al Dortmund già promosso, sia la qualificazione ai Gunners se pure l’Anderlecht e il Galatasaray di Prandelli si annullassero nella gara gemella di Bruxelles. Planare agli ottavi lenirebbe di certo le ferite dei londinesi, ormai naufragati negli abissi di una crisi che si specchia in un pareggio e in due sconfitte raccolti in sequenza. Wenger ha bisogno di un acuto per affiorare in superficie e, così, tornare a respirare. Leggi l'articolo completo su
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