La Ducati comanda nelle MotoGp. Se lo aspettava?
«È stata una partenza bomba. In Argentina e in Texas sapevamo che sarebbe stato difficile, ma abbiamo portato a casa punti molto importanti e di conseguenza siamo in testa. Nei weekend dove non si parte bene, rimediare e addirittura guadagnare sugli avversari è importante. Siamo riusciti ad essere più veloci ma ci sono comunque tanti piloti che se la giocano».
In Texas è arrivato a sorpresa l'errore di Marquez.
«Ero lontano e ammetto che ho sperato che fosse lui. Questo dimostra che è umano, quindi battibile. Sarà comunque un Mondiale difficile, perché ci saranno più piloti a giocarsi il titolo».
Oltre al Dovi e a Marquez, ci sono Rins e Rossi in grande condizione. Se la giocheranno tutti fino alla fine?
«Non sono sorpreso né di Valentino, né di Rins. Me li aspettavo già così competitivi. E' più bello che ci siano più piloti a giocarci il campionato, siamo in 3-4. La Ducati? Le sensazioni sulla moto sono migliori rispetto al 2018. Mi aspetto molto da Jerez e dalle gare europee. ma guardo gara dopo gara».
Rossi fortissimo anche a 40 anni. E adesso bisogna fare i conti anche con lui.
«E' intelligente e ha capito che non poteva più sopportare le sconfitte nello stesso modo, così si è adattato. Lui ha come priorità il correre in MotoGp. Per me sono altre».
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