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Alex Schwazer, marciatore olimpico che a Pechino 2008 aveva trionfato nella 50 km, era stato squalificato fino al 2024 per un caso di recidività al doping. La sentenza, come spiega anche il Corriere della Sera, è giunta in seguito alla richiesta del gip di Bolzano, Walter Pelino, che aveva indicato una «plausibile manipolazione delle provette» nel controllo antidoping del gennaio 2016, che portò alla squalifica di Schwazer. Per il tribunale di Losanna, però, «non risulterebbe con estrema verosimiglianza fondata e cioè che non risulterebbe con assoluta certezza la relativa prova». Leggi l'articolo completo su
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