ZeroZeroZero, sulle rotte della cocaina in tre continenti. Sollima porta su Sky il romanzo di Saviano

ROMA - Dopo il grande successo di Gomorra-La serie, un'altra produzione Sky Original porta sul piccolo schermo un'opera di Roberto Saviano: ZeroZeroZero, otto episodi in onda dal 14 febbraio alle 21.15 su Sky Atlantic e Now Tv. Prodotta da Cattleya, la serie creata da Stefano Sollima, Leonardo Fasoli e Mauricio Katz è un crime on the road sulle rotte globali del traffico di cocaina, girato in tre continenti. Il vero protagonista è infatti un carico di coca, il cui viaggio viene seguito dal Messico all'Italia, passando per l'Africa e gli Stati Uniti, per raccontare l'epica lotta per il potere che si scatena quando un ingranaggio del meccanismo criminale si inceppa.

«Del libro abbiamo tenuto solo l'idea, l'anima, perché il racconto non è tanto sulla cocaina ma sull'impatto che ha sull'economia globale puntualizza però Sollima, che ha anche diretto i primi due episodi quella di Saviano era un'inchiesta giornalistica, noi ne abbiamo fatta un'altra parallela sui nostri personaggi». «Era necessario approfondire, per capire di cosa parlavamo spiega Fasoli, che ne è headwriter c'è stato un grande lavoro di ricerca, attraverso i social, gli operatori sociali, i capitani delle navi... Da questo distillato sono nati i personaggi».
La lavorazione, durata 5 anni, ha coinvolto anche due registi stranieri, il danese Janus Metz, che ha diretto la parte ambientata in Africa, avendo nel curriculum diversi documentari sul continente nero, e l'argentino Pablo Trapero, che ha curato invece quella sudamericana. Internazionale anche il cast, dove troviamo volti noti come l'inglese Andrea Riseborough, lo statunitense Dane DeHaan, l'irlandese Gabriel Byrne e il messicano Harold Torres, mentre tra gli italiani hanno un ruolo di primo piano Adriano Chiaramida e Giuseppe De Domenico, nei panni rispettivamente di un boss della Ndrangheta latitante e di suo nipote, che gestisce il traffico da un insospettabile negozio di giocattoli. Le riprese sono state piuttosto movimentate, soprattutto in Messico dove «la situazione è delicata» e c'era molta diffidenza da parte delle autorità, con la troupe che è stata addirittura circondata da auto della polizia e gli agenti che hanno puntato le armi contro gli attori, scambiati per veri narcotrafficanti.

Trattandosi di una serie antologica, non è prevista per ora una seconda stagione. Ma, precisa Sollima, «anche Gomorra l'avevo vista come serie unica» e invece ne sono stati girati già quattro capitoli, con il quinto che arriverà a breve sul set. Leggi l'articolo completo su
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