Antonello Venditti, ecco perché il suo concerto all'Olimpico rappresenta la speranza

Antonello Venditti con Massimo Ferrero
Un concerto evocativo, ma soprattutto utile (con l'eccezione dello scomposto show anti-laziale di Viperetta Ferrero, patron della Samp), quello attesissimo di Venditti di domenica allo stadio Olimpico di Roma.






Eccola la parola chiave “Roma” ora più incubo che il sogno cantato da Antonello nel '97: e invece le note antiche, le immagini da super8, le icone capitoline e il feeling rilassato con la gente comune che affolla la Curva Sud, allontanano per una sera dalla rabbia di una città simbolo che oggi sembra esposta a tutto.



È ancora possibile ritrovare, con l'orgoglio della discendenza, uno scorrere della vita come nei versi che sono immagine di “Roma Capoccia”? Sul palco tornano il cappello a larghe tese, il pianoforte e il Segno dei Pesci: mossa da sciamano per un miracoloso cambio di verso. Quello eravamo, ed eravamo migliori. Si può rifare? Leggi l'articolo completo su
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