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«Il mondo del cinema -sottolinea Mattarella- sta subendo, in misura particolarmente pesante, le conseguenze della terribile epidemia che si è abbattuta improvvisamente sulla nostra esistenza, sconvolgendone usi, abitudini, progetti e realizzazioni. E, a ben vedere, tutte le professioni, le arti e i mestieri che si nutrono e vivono di vicinanza, di prossimità, di contatto diretto tra le persone e con il pubblico sono oggi quelli più penalizzati dall'emergenza». «Il cinema - come tanti grandi maestri italiani ci hanno insegnato - è l'arte del sogno. Un sogno che si realizza ogni volta, concretamente, con la collaborazione di tutta una filiera di professionalità - attori, registi, tecnici, sceneggiatori, pittori, scenografi, costumisti, musicisti e tanti altri - e che genera, a livello industriale, un notevole e importante indotto». «Per ricostruire il nostro Paese dopo la drammatica epidemia -scrive Mattarella- sarà necessario recuperare ispirazioni e, quindi, tornare a sognare e a far sognare. E questo è il compito precipuo dell'arte, della creatività e degli artisti. Un compito alto, che la nostra Costituzione disegna all'art. 9, che affida alla Repubblica il compito di promuovere lo sviluppo della cultura e di tutelare il nostro patrimonio storico e artistico».
«Oltre a rinnovare le congratulazioni e gli auguri per i vincitori di questa edizione così particolare dei David di Donatello, vorrei, alla luce di quanto ho appena scritto, esprimere sentimenti di vicinanza e di solidarietà per tutti i lavoratori dello spettacolo - cinema, teatro, musica, lirica, danza - e alle loro famiglie che, in questo periodo, stanno compiendo sacrifici e affrontando pesanti difficoltà. Sottolineando, al contempo, la richiesta alle istituzioni di operare per salvaguardare, concretamente, lavoro e patrimonio artistico». «L'augurio - o, se vogliamo, il 'sognò - che vi affido con queste righe è che la imminente e complessa fase di rinascita economica - così come accadde dopo la guerra, con i capolavori del neorealismo - sia accompagnata da una nuova esplosione di creatività, di cultura, di arte e di bellezza. Ne avvertiamo davvero il bisogno. Auguri e grazie per la vostra opera!», conclude il Capo dello Stato. Leggi l'articolo completo su
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