Nella terza serata di Sanremo non cantano insieme i tre tenori pop Massimo Ranieri, Gianni Morandi e Al Bano (ribattezzati da Fiorello come gli Highlander) ma il pubblico s'infiamma lo stesso con i Maneskin tornati sul palco dell'Ariston, da dove è partito il loro successo mondiale dopo la vittoria nel 2021. Presentati da Amadeus, hanno portato un medley di alcuni loro successi, a cominciare da I wanna be your slave, poi Zitti e buoni (brano vincitore del Festival e poi anche dell'Eurovision), The loneliest e Gossip, accompagnati anche dal leggendario chitarrista Tom Morello.
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La classifica: Mengoni standing ovation
Per quanto riguarda i cantanti il più applaudito è Marco Mengoni, addirittura c'è la standing ovation per lui. Ultimo recupera il pianoforte. Elodie e Madame strappano applausi, ma per Giorgia è un tripudio. Alla fine della classifica la cinquina vede 1) Mengoni 2) Ultimo 3) Mr. Rain 4) Lazza 5) Tananai.
Paola Egonu, il monologo
Gli applausi sono numerosi anche per la Vita Spericolata di Paola Egonu che in monologo di 8 minuti ricorda la sua infanzia, le sue origini e la sua forza d'animo: "io sono io".
Grignani come Blanco
Merita una citazione a parte il siparietto che ha visto protagonista Gianluca Grignani che per un problema tecnico interrompe l'esibizione: "Ho chiesto di abbassare la mia voce al bravissimo fonico di studio e non mi sentivo più, scusate. A 50 anni impari a fare queste cose, a 20 non avrei fatto così". Ogni riferimento a Blanco non era puramente casuale. E poi sfoggia la scritta dietro il giubbotto: No War.
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