Così Carlo Conti ha motivato la scelta delle canzoni che ascolteremo dal 10 al 14 febbraio nel suo festival, che costerà meno dell'anno scorso – «almeno per il minor costo dalla nuova convenzione con il Comune di Sanremo di 1,5 milioni di euro», spiega il direttore di rete, Giancarlo Leone – e prevede un omaggio a Pino Daniele e Mango nella prima puntata ma anche a «tutti i grandi della musica italiana» nelle serate successive.
«Non c'è tensione ma solo gioia di fare questa esperienza, con la consapevolezza che è una bella gara musicale», prosegue Conti, che sul palco dell'Ariston sarà affiancato da tre presenze femminili: Emma Marrone e Arisa, ovvero le ultime due donne ad aver vinto la kermesse, rispettivamente nel 2012 con Non è l'inferno e nel 2014 con Controvento, e la bella Rocio Munoz Morales, la compagna di Raoul Bova, attualmente nel cast della fiction Un passo dal cielo.
«Spero di assolvere nella maniera migliore possibile il mio ruolo di valletta – commenta Emma – una definizione che non mi va stretta, preferisco essere una valletta che fa le cose bene, che una co-conduttrice che fa mille passi falsi. Per quel che mi riguarda porterò un po' di rock'n'roll». «È bello fare qualcosa che di solito non si fa – aggiunge Arisa – si mantiene un po' di spontaneità. Se fossimo vallette di professione, magari potremmo risultare un po' pallose. E poi così potrò mettere dei grandi vestiti, tanto non devo fare niente: tornerò alle origini, al mio stile anticonvenzionale. Spero solo di non cadere dalle scale e di non dimenticare le battute».
Tramontato il sogno dei Pink Floyd: «Non li ho convinti», ammette Conti, che annuncia gli Imagine Dragons come ospiti internazionali della prima serata. Infine, svelata la giuria di esperti che entrerà in scena venerdì e sabato, il cui giudizio peserà per il 30% (il 40% sarà invece affidato al pubblico tramite il televoto e il restante 30% alla giuria demoscopica): sarà composta da Claudio Cecchetto, Giovanni Veronesi, Massimo Bernardini, Andrea Mirò, Camila Raznovich, Marino Bartoletti, Paolo Beldì e Carlo Massarini. Leggi l'articolo completo su
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