Rossella Brescia: «Il santone 2, tra gag e colpi di scena. Nelle frasi di "Oscio" tutta la genuinità di Roma»

L'attrice pugliese veste di nuovo i panni di un'agente televisiva priva di scrupoli nella serie targata Stand by Me

Rossella Brescia: «Il santone 2, tra gag e colpi di scena. Nelle frasi di "Oscio" tutta la genuinità di Roma»

A Centocelle c'è un nuovo santone.. anzi due. Nella seconda stagione della serie comedy di Stand by Me “Il Santone - #lepiùbellefrasidioscio”, dal 19 aprile in esclusiva su RaiPlay, diventa infatti protagonista Carlotta Natoli, erede del defunto marito (interpretato da Neri Marcorè) nel difficile ruolo di “guida spirituale” del quartiere popolare alla periferia est della città, ma dovrà fare i conti con un altro sedicente guru, un napoletano cialtrone che si fa chiamare The Only Oscio e ha il volto di Francesco Paolantoni. Negli 8 nuovi episodi, ispirati alla satira di Federico Palmaroli (creatore del fenomeno social "Le più belle frasi di Osho", che ironizza - in ormanesco - sulla filosofia dell'omonimo maestro indiano), ritroveremo anche Rossella Brescia, nei panni della profittatrice agente televisiva Cosima, in arte Jacqueline.

Rossella, ci descriva questa nuova stagione.

«È molto, molto divertente, un upgrade della prima, e non solo perché stavolta i santoni sono due. Il mio personaggio deve combattere per cercare di avere la meglio, per lei è importante che qualcuno vada nella sua scuderia. All'inizio pare che ci sia un'alleanza, ma non è tutto come sembra... questa serie è ricca di scene di colpi di scena».

Lei è ormai da tempo romana d'adozione, ha ritrovato la Roma che conosce?

«Sì, io sono molto affascinata da questa città, con tutti i suoi colori, le sue sfumature, è molto genuina e mi piace che una minima espressione può avere un mondo dietro da raccontare. Proprio come le piccole frasi d'effetto di Oscio».

In questa serie ha potuto anche usare il suo dialetto, però.

«Sì, perché la mia Cosima è pugliese, anche se con quasi tutti finge di essere francese, facendosi chiamare Jacqueline, per avere più appeal. D'altronde, il mio dialetto è simpatico, crea empatia, anche in radio, a “Tutti pazzi per RDS”, dico spesso qualcosa in pugliese, ad esempio quando interpreto la dottoressa Lassie, che redarguisce chi non raccoglie i bisognini del proprio cane».

Dica la verità, quanto si diverte in radio?

«Tantissimo! È il mio pane quotidiano, fa parte della mia vita da quasi 20 anni e non riesco a pensare di poterne fare a meno. Sono andata in radio anche il giorno dopo un'operazione al crociato: venendo dalla danza, dove c'è tanto rigore, ho il rispetto assoluto verso quello che faccio, verso i colleghi e anche verso chi mi ascolta, faccio di tutto per non rinunciarvi pur facendo altre cose, come il teatro e il cinema».

A proposito, è ancora impegnata a teatro?

«Sì, fino a domenica sarò in scena a Reggio Emilia con “Billy Elliot”, una storia di speranza per tutti quelli che hanno un sogno e pensano di non poterlo realizzare. Poi tornerò sul set di un film per il cinema, “Jastimari” di Riccardo Cannella, dove interpreto una madre fuggita nelle terre incontaminate delle Madonie dopo una pandemia che ha colpito il mondo. Nel cast ci sono anche Fabio Troiano, Francesco Foti e Giorgio Colangeli».

 

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