Rosamaria Scorese, la sorella di Santa a “Oggi un altro giorno": «Papà si è affacciato, lo stalker la stava uccidendo»

Rosamaria Scorese, a "Oggi è un altro giorno" il ricordo della sorella Santa, uccisa nel 1991 da uno stalker

Rosamaria Scorese, sorella di Santa Scorese, ospite di Serena Bortone a “Oggi un altro giorno” (Foto: da video)

Rosamaria Scorese, sorella di Santa Scorese, ospite di Serena Bortone a “Oggi un altro giorno”. Santa Scorese è stata una studentessa e attivista cattolica italiana, assassinata nel 1991 da un ragazzo di 23 anni che la perseguitava. E’ considerata serva di Dio dalla Chiesa cattolica.

 

 

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Rosamaria Scorese, la sorella di Santa a “Oggi un altro giorno"

 

 

Rosamaria Scorese ospite di Serena Bortone a “Oggi un altro giorno”. Rosamaria ha parlato della sorella Santa Scorese: «Santa si chiamava così – ha spiegato - in onore di mia nonna. Era la mia sorella più piccola, di quattro anni, solare e vivace, autodidatta, volontaria e dedita al sociale da sempre. Sognava di diventare un medico per aiutare gli altri».

 

Santa è stata ucciso da quello che oggi chiameremmo stalker. Un uomo aveva tentato di violentarla, l'ha perseguitata e alla fine le ha tolto la vita, risultando poi per la legge incapace di intendere e volere: «Santa non poteva andare al supermercato, a lezione, era sempre scortata perché lui la perseguitava. Non poteva essere lasciata un attimo da solo e lo dico senza esagerazioni. Era ovunque. Lui faceva delle avances che erano vere e proprio aggressioni, la ossessionava con dei bigliettini farneticanti con minacce lasciati sul parabrezza dell’auto. Il 16 marzo 1991 le ha tolto la vita. Quella sera era a una catechesi in parrocchia ma decise di tornare da sola perché aveva lautomobile vicino. Arrivata a casa, ha citofonato perche ha io avevo chiuso il portone, ed è stata aggredita.  Miop padre ha sentito suonare, si è affacciato e ha visto l’assassinio di suo figlia dal balcone. E’ sceso di corsa, è riuscita a sottrarre Santa al coltello dell'assassino e l’abbiamo portata al Policlinico di Bari, dove poi è morta”.

 

 

Ora Santa Scorese potrebbe diventare beata: «Ho voluto subito che lei indossasse, nel 1991, per il suo ultimo viaggio un completo rosso che aveva messo per il suo ultimo esame all’università, segno di un'esistenza vissuta con passione. Ho fatto della mia vita una missione non solo a vantaggio suo, ma anche per tutte le donne, perché lei può essere considerata una martire».

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