Roma, Lillo e Greg supereroi sul palco: è "Gagmen Upgrade", al teatro Olimpico

Lillo e Greg in "Gagmen Upgrade"

Lillo e Greg tornano a vestire i panni di “supereroi” nello spettacolo “Gagmen Upgrade”, di cui sono autori, registi, e - con Vania Della Bidia, Attilio Di Giovanni, Marco Fiorini - anche interpreti, dall'11 al 22 maggio, al teatro Olimpico. «Lillo ed io siamo sempre stati grandi fruitori di albi di supereroi, ben prima che il genere conquistasse la cinematografia, quindi, sin da quando ci siamo conosciuti, abbiamo lasciato scorrazzare la fantasia per pensare a quali eroi potrebbero esistere», spiega Greg, ora anche al cinema con “Vecchie canaglie”.  E così sul palco, il mondo dei “super” sarà raccontato in vari modi.

«Ci sarà Normalman, che ho inventato tanti anni fa - annuncia Lillo - poi Amnesy e l’Uomo Elastico, che fa Greg, molto divertenti. E Bradipo, l’uomo più lento del mondo. Apparirà, a sorpresa, Posaman. Di fatto, sono supereroi improbabili. Tutti». Non solo. Se è vero, infatti, che  i Giustizieri dell’universo conquisteranno la scena, lo è pure che non mancheranno sketch che, nel tempo, sono diventati cavalli di battaglia del duo. Così, ad esempio, “L’Invito a cena” o le rubriche radiofoniche “Che, l’hai visto?”, senza trascurare “I provini” e molto altro.

Lo spettacolo, come esplicitato nel titolo, è una versione aggiornata di “Gagmen”, nato prima della pandemia. «Volevamo aggiornarlo. Questo spettacolo è stato bloccato da lockdown e Covid, desideravamo rinnovarlo», afferma Lillo. «Lo zoccolo duro dello spettacolo è rimasto - aggiunge Greg - tutti gli sketch con i supereroi sono rimasti, in uno è stato inserito Posaman. Ci sono tre nuovi sketch e ne ho perfezionati alcuni. Altri li abbiamo sostituiti con alcuni dei nostri cavalli di battaglia». Gli sketch di ieri, dunque, si intrecciano a quelli di oggi a creare una nuova complicità con il pubblico. E, forse, anche a riflettere sul teatro e su come è cambiato in questo periodo. «A differenza del cinema - continua Greg  - il teatro ha le sale piene. Il fatto è che la gente pensa di poter vedere i film a casa, per vedere del teatro, invece, devi necessariamente uscire e quando sei lì si crea una naturale empatia tra il pubblico e l’attore, che fa sentire più vicini».

Tra i nuovi sketch anche uno che, di fatto, ironizza sul politically correct. «Se metti in scena qualcosa, prima  o poi pesti comunque i piedi a qualcuno. Una volta si percepiva lo scherzo, adesso non è più così. Ora bisogna sempre fare i conti con l’acredine degli odiatori. La sensibilità è un conto, ma in molti casi si tratta di ipocrisia», dichiara Greg. Servirebbe dunque un supereroe contro l’ipocrisia del politically correct? «Certamente».

E dopo lo spettacolo? «La cena, come diceva Gassman - scherza Greg - stiamo lavorando a un nuovo film per il prossimo anno e a uno spettacolo di sketch per le piattaforme, che registreremo già a giugno e durerà circa un’ora. Poi inizieremo anche a pensare a uno spettacolo nuovo per la prossima stagione».

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