Paola Folli la conoscete sicuramente per essere da tre anni vocal coach del programma “XFactor”, nel corso della sua carriera musicale ha collaborato con alcuni dei più grandi artisti italiani: Mina, Renato Zero, Vasco Rossi, Elio e le Storie Tese (con cui è stabilmente in tour dal 2008), Articolo 31 (è la voce femminile del brano “Domani”), Eros Ramazzotti, Fiorello, Pooh, Adriano Celentano, Jovanotti e molti altri. Paola frequenta da anni anche il mondo del jazz, con svariate collaborazioni anche a livello internazionale.
Non solo, ha partecipato a Sanremo Giovani nel 1997 (con “Dimmi chi sei”, terzo posto) e nel 1998 al Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte (con “Ascoltami”).
Ha una voce pazzesca, bellissima di quelle che piacciono a me, pulite, chiare e non sporcate o mezze roche come vanno di moda adesso. Ancora oggi mi chiedo come mai non abbia avuto il successo che merita come cantante solista. Paola è stata vittima della moda, molto in voga negli anni ’90, delle “Ghost Singer”, ovvero: un produttore trovava una ragazza bellissima, che sapeva ballare, ma stonatissima e allora ecco che chiamavano Paola, o anche altre, le facevano registrare in studio, ma sul disco nessuna traccia, non dovevano risultare.
Oggi è vocal coach di X Factor, ma le brillano gli occhi quando parla dell’altra sua occupazione: corista degli Elio e Le Storie Tese, esperienza che la arricchisce ogni giorno di più.
La causa dell’incontro è stata la pubblicazione di “Woodstock” che Paola ha cantato regalandocene però una versione inedita e totalmente trasformata dell’omonimo storico brano di Joni Mitchell.
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