«Non chiamiamola celebrazione o commemorazione, ma ricordo di un profondissimo atto d'ingiustizia» ha spiegato ieri, in corso di presentazione, Guido Barbieri, uno dei fondatori dell'associazione She Lives tra gli organizzatori della manifestazione. Oltre alla musica dal vivo l'evento prevederà installazioni itineranti e letture di brani scritti dai maggiori esponenti culturali dell'epoca, tra cui Viktor Ullmann.
La frase del suo diario, In nessun modo ci siamo seduti a piangere, ha ispirato il titolo della manifestazione. «La forza poetica - ha commentato Ruth Dureghetto, presidente della comunità ebraica a Roma - va oltre il male assoluto. Con questo concerto vogliamo contraddire quella tragedia usando parole e musica di artisti ebrei, riportandole in strada e rinnovandole». Le musiche di Lasse Thoresen, il maggior compositore scandinavo vivente, che sarà presente al concerto, si alterneranno a quelle di Pavel Haas, una delle vittime di quel viaggio senza ritorno da Terezín, terminato, come ha scritto Primo Levi, “andando su per i camini”. Leggi l'articolo completo su
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