Compagni di Scuola, al via le celebrazioni per i 30 anni del film cult di Verdone - VIDEO
Compagni di scuola, ma solo al cinema però. Perché Nancy non ha mai partecipato a reunion dei suoi veri vicini di banco «sempre per impegni di lavoro», tiene a sottolineare. «Ho rifiutato per scelta invece i gruppi Whatsapp: una volta due amiche litigarono perché una s'ingelosì dell'accoglienza che l'altra mi riservò...». Eppure il destino lo ha incontrato in aula: «Vero. Vittoria, la mia più cara amica, è la figlia di Pasquale Squitieri. Io nemmeno sapevo che il padre era un celebre regista. Fu lei a dirmi: Perché non fai un provino con papà?». Così nel 1984 eccola nei panni di Miriam Petacci nel film Claretta. La Brilli vinse il David di Donatello nel 1990 per Piccoli equivoci, un anno dopo quello andato ad Athina Cenci per il ruolo di Maria Rita in Compagni di Scuola: «Valutarono se assegnarlo a tutto il cast, ma fecero bene a darlo a lei: meritatissimo».
Trent'anni fa, però, fu la prima e ultima volta di Nancy Brilli con Verdone: «Purtroppo sì. Peccato, perché ritengo Carlo il miglior regista italiano di attrici insieme a Virzì. Lui fisicamente è Er Patata, ma ha la mente di un intellettuale raffinato». Un pensiero Nancy lo vuole dedicare anche a chi, di quel memorabile cast, non c'è più: «Angelo (Bernabucci, ndr) aveva una simpatia travolgente, ma non volgare come il Finocchiaro del film. La battuta: Fabbris, no de profilo no! non era nel copione. Gli venne spontanea e fu dura trattenersi dal ridere sul set. E poi Piero Natoli (impersonò Luca, ndr) era una bella persona, tranquilla, carina, civile». Insomma, una classe modello, la migliore della scuola.
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