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Sui social qualcuno ha infatti fatto notare come le sue sopracciglia siano «brutte» o «troppo folte», dunque «antiestetiche»: tutto è partito dal tweet di una utente che l'ha paragonata addirittura a Marrabbio del cartone animato Kiss me Licia. «Volevo dire a Miriam Leone che per queste sopracciglia bisogna chiedere i diritti d'autore a Marrabbio di Kiss me Licia. Sono necessari sti cespugli?», scriveva la povera Lucya, costretta poi prima a cancellare il tweet poi a rendere privato il suo profilo per i troppi attacchi ricevuti (non siamo d'accordo con lei, ma le siamo solidali).
Dal tweet di Lucya è seguita una discussione così lunga, articolata e combattuta che il nome di Miriam è finito in tendenza su Twitter da stamattina. In mezzo a pochi utenti (anche donne) che portavano avanti la loro battaglia contro le sopracciglia dell'attrice catanese, sono stati però centinaia coloro che hanno difeso la Leone, ristabilendo la verità dei fatti, che pur nel totale rispetto delle opinioni non accetta contraddittorio in merito. «Miriam Leone incarna l'esempio di ragazza che non è solo bella ma anche brava. Dare giudizi critici è bodyshaming», twitta una ragazza. «Finché noi donne saremo le peggiori nemiche delle altre donne, la situazione non cambierà mai», scrive un'altra. «Miriam Leone è di una bellezza sconvolgente, ma in quanto a sopracciglia sexy sarà sempre un lontano secondo posto, scrive invece un altro utente», postando una foto di Elio. Per la serie: al netto dei motivi che possano portare qualcuno a criticare una donna come lei per un millimetro in più o in meno di sopracciglia, che si tratti di invidia, voglia di far discutere o di aprire discussioni poco appassionanti, il monito da seguire è uno soltanto. Prendiamola a ridere, che è meglio. Leggi l'articolo completo su
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