Con il grande Miles ha collaborato all'inizio degli anni '70, quando il jazz sfociava nella fusion e lui, newyorchese di Brooklyn classe 1959, era un giovane con tanti sogni e un grande talento come bassista. Dopo Davis ci sono stati Herbie Hancock, Sonny Rollins, Wayne Shorter, Ron Carter, giusto per citarne alcuni. Insomma, nomi tra i più grandi della storia del jazz.
Da allora si sono ampliati i suoi raggi d'azione, arrivando anche a imbracciare il basso per Eric Clapton, Al Jarreau, Chaka Khan, Aretha Franklin, Billy Idol, Brian Ferry. «Ho sempre pensato che il lavoro di musicista fosse qualcosa di ampio respiro: mi piace suonare qualsiasi cosa, basta che sia buona musica. Ho lavorato con Miles Davis per quel leggendario album che è stato «Tutu» che avevo 25 anni».
Dal vivo stasera, con l'accompagnamento di una band, suona i brani del suo ultimo cd «Afrodeezia». Il genere è sempre quello: jazz fusion, legata al rock, al blues, al soul. Musica che scivola via con piacere.
DOVE, COME, QUANDO Marcus Miller questa sera sul palco dei Magazzini Generali di via Pietrasanta 16. Inizio del concerto ore 21; biglietti a 35 euro Leggi l'articolo completo su
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