Lina Wertmuller, Rita Pavone: «Una seconda mamma». Borgonzoni: «Grande artista poliedrica»

Il mondo dello spettacolo e la politica ricordano con commozione la leggendaria regista

Lina Wertmuller, Rita Pavone: «Una seconda mamma». Borgonzoni: «Grande artista poliedrica»

Lina Wertmuller, il ricordo del mondo dello spettacolo e della politica. Quello più commosso è senza dubbio di Rita Pavone, che con la leggendaria regista ha lavorato più volte, a cominciare dal fortunato Il giornalino di Giamburrasca.

 

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Lina Wertmuller, Rita Pavone: «Una seconda mamma»

Rita Pavone, raggiunta dall'AdnKronos, si dice sotto choc per la morte di Lina Wertmuller: «Sono distrutta. L'ho vista un mese fa, sono stata a casa sua, le avevo telefonato per dirle che ero a Roma. 'Amore per te la porta è sempre aperta', mi ha risposto. È un dolore enorme». La cantante e attrice ricorda così la leggendaria regista, morta oggi a 93 anni: «Per me è stata una seconda mamma, una mamma artistica con la quale io ho iniziato, perché lei era a Studio Uno. La mia vita è un passaggio totale di cose tra televisione, film, e lei mi aveva anche incluso nel docufilm di Valerio Ruiz sulla sua vita, 'Dietro gli occhiali bianchi'. Quando l'ho vista a Roma, un mese fa, stava benissimo, era in forma sul suo divano, le gambe bianche, le unghie laccate e i piedi scalzi. Ora cercherò di esserci in tutti i modi, non posso mancare al suo funerale. Ha avuto una nomination agli Oscar, non era mai accaduto prima per una donna regista. È stata un caposaldo: aveva un'intelligenza, una simpatia, un umorismo e nello stesso tempo era romantica e sentimentale. Tutto il mio affetto a Zulima, la figlia. La stringo forte».

 

Lina Wertmuller, lungo applauso alla Camera

L'aula della Camera con un lungo applauso ha reso l'ultimo omaggio a Lina Wertmuller. È stato il deputato di Iv, Luciano Nobili, a dare la notizia che la regista romana era morta all'età di 93 anni. «Nel 1977 è stata la prima donna a essere candidata al premio Oscar per la regia con il film 'Pasqualino settebellezze', ben prima di Jane Campion, Kathryn Bigelow o Sofia Coppola che in seguito hanno riconosciuto come l'esempio e il lavoro di Lina Wertmuller fosse stato così importante. «Nel 2020 ebbe l'Oscar alla carriera, un riconoscimento importantissimo che ha onorato il suo cinema, il suo lavoro e il nostro Paese. Credo che tutti gli italiani la ricorderanno per i suoi film, la sua intelligenza e il carattere e la sua grande capacità di coniugare impegno politico, ironia e grande successo popolare», ha concluso Nobili.

 

Lina Wertmuller, Borgonzoni: «Grande artista poliedrica»

«Una grande italiana, una grande artista che ricorderemo, poliedrica, capace con il suo sarcasmo anche di ridere delle debolezze degli italiani. Ha reso il nostro Paese più conosciuto in tutto il mondo». Lo dice all'ANSA il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, commentando la morte di Lina Wertmuller.

 

Lina Wertmuller, Mollicone: «Grande perdita, Roma le dedichi una via»

«La scomparsa di Lina Wertmüller è una perdita del cinema nazionale. Fu regina della commedia all'italiana con una carriera da Oscar. Sia intitolata una strada per chiara fama a Villa Borghese, dov'è la casa del Cinema, e la Rai dedichi una retrospettiva sulle proprie reti e su Raiplay». Così il responsabile Cultura di Fdi, deputato Federico Mollicone.

 

 

 

 

Lina Wertmuller, Ascani: «Un vero e proprio mito»

«Lina Wertmüller è stata senza dubbio una delle più grandi protagoniste del cinema italiano. Una donna e una professionista di eccezionale talento. Un vero e proprio mito». È il ricordo della regista spentasi oggi espresso su Twitter dalla Vicepresidente del Pd e sottosegretaria al Mise, Anna Ascani.

 

 

 

 

Lina Wertmuller, Veronica Pivetti: «Bellissimo aver lavorato con te»

«Bellissimo aver lavorato con te, grazie Lina». Così su Veronica Pivetti su Twitter ricorda la regista Lina Wertmuller scomparsa oggi a Roma a 93 anni.

 

Lina Wertmuller, il Piccolo America: «Grazie per la tua genialità»

«Ciao Lina, grazie per la tua genialità». Così il collettivo del Piccolo America di Roma ricorda la grande regista romana Lina Wertmuller, scomparsa oggi a Roma all'età di 93 anni.

 

Lina Wertmuller, Chiara Sbarigia: «Coraggiosa, geniale e generosa»

«Lina Wertmuller era un motore di creatività ed energia, una persona molto generosa, una pioniera, una regista esemplare». Così Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà S.p.a., ha commentato all'Ansa la scomparsa della regista. «Un'artista che ha sdoganato la commedia per la critica. In un mondo maschile, soprattutto in quegli anni, non era facile avere autorevolezza. Da una donna ci si aspettava che facesse cose di nicchia, lei invece era coraggiosa, innovativa e originale, anche nei titoli dei film» - aggiunge Sbarigia - «Ci ho lavorato a stretto contatto durante la prima edizione del Roma Fiction Fest, anche allora aveva dimostrato tutta la sua generosità e autorevolezza. Conosceva le abitudini di tutti gli attori, e li chiamava personalmente per farli arrivare, quando erano in ritardo».

 

 

 

 

Lina Wertmuller, Piera Detassis: «Oltre ogni conformismo»

«Onore a Lina Wertmuller, al suo cinema oltre il conformismo di ogni 'generè e gender, mai perbene, grottesco. L 'ho capito tardi, ma che fortuna aver avuto una mamma che mi portava a vedere #MImiMetallurgico pur coprendomi gli occhi nella famosa scena in primissimo piano…». A scriverlo su Twitter è il presidente e direttore Artistico dell'Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello Piera Detassis, esprimendo il suo cordoglio per la scomparsa della regista Lina Wertmuller, morta stamane a Roma all'età di 93 anni.

 

Lina Wertmuller, Franceschini: «La sua classe ha lasciato un segno perenne»

«L'Italia piange la scomparsa di Lina Wertmüller, una regista che con la sua classe e il suo stile inconfondibile ha lasciato un segno perenne nella nostra cinematografia e in quella mondiale. Prima regista donna a essere candidata all'Oscar per 'Pasqualino settebellezze' nel 1977, premio Oscar alla carriera nel 2020, ha avuto una carriera lunga e intesa, consegnandoci opere alle quale ognuno di noi resterà per sempre legato. Grazie, Lina». Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nell'apprendere della scomparsa di Lina Wertmüller.

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