A Che tempo che fa, il maestro Beppe Vessicchio è tornato stasera sul «caso» della sua assenza dal prossimo Festival di Sanremo (7-11 febbraio), finito al centro di una mobilitazione sui social. L'amato direttore d'orchestra, che non ha mai mancato un Festival dal 2004 («Quell'anno andai in vacanza a Sharm El Sheik ma comunque una sera l'ho guardato in tv!»), è stato ospite di Fabio Fazio su Rai3 per parlare della sua autobiografia, La musica fa crescere i pomodori, scritta con Angelo Carotenuto e in uscita il 2 febbraio su Rizzoli.
In particolare il musicista si è soffermato sul capitolo che ha ispirato il titolo del volume: «Avevo letto di un esperimento sulla reazione delle vacche del Wisconsin alla musica: io ho una passione per la terra e so che le piante hanno una vita segreta, allora ho provato e dopo studi notturni ho scoperto che reagivano fortemente ad alcuni tipi di musica, Mozart in particolare. E dopo la sperimentazione ora ci sono 10 agricoltori in Salento con noi».
Vessicchio ha spiegato anche le ragioni di questo suo nuovo interesse: «In me c'era una crisi del musicista: la musica si fa per i giovani, o per gli anziani, o per un'etnia, e a me questa separazione non andava bene. I pomodori non hanno queste distinzioni, e volevo interagire con qualcosa che andasse oltre il mio cervello. Riconquistare la musica anche per il valore empatico che ha per noi è un gran bella cosa». Nel corso della puntata, è intervenuta al telefono anche Maria De Filippi, co-conduttrice del Festival con Carlo Conti, che si è prestata a giocare con Luciana Littizzetto. Leggi l'articolo completo su
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