A sua volta le pagine autobiografiche di quest'opera prima sono un omaggio al titolo del singolo, pubblicato nel 1993, che ventisei anni fa lo ha presentato al grande pubblico. Nati con l'obiettivo di rispondere in modo completo alla domanda come ti sei avvicinato al rap?', posta fin troppo spesso al cantante torinese e a sua detta rimasta sempre incompleta nella spiegazione, sia il libro sia lo spettacolo si ritrovano a scavare in profondità nei ricordi, nei personaggi e nei momenti che hanno portato per mano Francesco di Gesù a diventare Frankie hi-ngr, l'antesignano del Rap impegnato made in Italy. L'infanzia nomade, i genitori, l'università e gli studi di Economia che sembravano avergli già pianificato un avvenire a lui stretto diventano il pretesto per rivelare, in maniera frizzante e unica, il più esteso ecosistema in cui fiorisce l'hip hop. Un'ora e mezzo di spettacolo in cui, con di video e suoni, Frankie, o forse Francesco Di Gesù (il suo vero nome), cammina all'indietro in parallelo nella storia di questo genere musicale nato nei ghetti newyorkesi e nella sua, intrecciandole piano piano nel tempo fino a quando, quest'ultimo, oltre al suo lavoro, diventa una delle sue passioni più grandi. Si fermano però prima del successo le immagini della mente, la penna e il sipario lasciando volutamente in sospeso un futuro che in realtà è già un passato conosciuto ma che non aveva, almeno per ora, bisogno di essere raccontato.
«Il mio obiettivo è di stuzzicare ricordi e curiosità - spiega Frankie quando viene interpellato su cosa lo abbia inspirato nel dare vita a questo progetto - gli stessi che mi hanno mosso ad approfondire questa cultura fino a dare il mio contributo».
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