Fazio-Littizzetto doppieranno i Minions. In arrivo il nuovo Rischiatutto

Fazio-Littizzetto doppieranno i Minions. In arrivo il nuovo Rischiatutto
ROMA - «Tra gli autori di Rischiatutto ci sono tre generazioni: chi l'ha fatto come Ludovico Peregrini, chi l'ha visto come me, e chi non c'era perché troppo giovane. Così contiamo di evitare il rischio della nostalgia e della retorica».






Fabio Fazio può svelare molto poco del programma che andrà in onda su RaiTre nel 2016 di cui dal 21 luglio si vedrà uno spot «con la voce del signor No», ma è certo di una cosa: «Faremo di tutto per rispettare l'immaginario di una nazione e l'eredità di Mike Bongiorno, alla cui famiglia sono legato da grande affetto».



L'occasione per parlarne è stata la masterclass sul doppiaggio di cui è stato protagonista ieri a Roma, nell'ambito di CityFest, con Luciana Littizzetto in concomitanza con la presentazione di Minions, film in cui il presentatore di Che tempo che fa presta la voce al marito della cattivissima Scarlet Sterminator, doppiata appunto da Littizzetto.



Come due novelli Sandra e Raimondo, Fazio e la sua Lucianina si sono punzecchiati anche durante le interviste, lanciandosi piccole provocazioni persino da una stanza all'altra. D'altronde «è la seconda volta che la sposo, dopo che Terence Hill ci ha unito in matrimonio a Sanremo nei panni di Don Matteo».



«Anche nei Minions abbiamo riproposto le solite dinamiche – risponde l'attrice – io sono cattivissima e lui è fesso. Ci siamo molto divertiti, Fabio è molto bravo perché faceva le imitazioni e sa usare benissimo la voce». Qui alla sua prima esperienza di doppiatore per il grande schermo (lo si potrà ascoltare dal 27 agosto, quando il film sarà in sala), Fazio dichiara di essere un forte consumatore di cartoni animati grazie ai figli, «che da 10 anni a questa parte decidono il 90% del palinsesto tv di casa mia. La verità è che questa bella esperienza l'ho fatta soprattutto per loro, anche se forse speravano che doppiassi proprio un Minion e rimarranno delusi».



Nel prossimo futuro, però, oltre che per il Rischiatutto, ci sarà spazio solo per Che tempo che fa: «È un programma molto impegnativo, si lavora 10 ore al giorno come in una catena di montaggio. Nella prossima edizione, il sabato avremo un tavolo di ospiti tutti insieme, mentre la domenica resterà così com'è». Leggi l'articolo completo su
Leggo.it