Di mamma non ce n'è una sola, Max Tortora alle prese con una suocera esplosiva all'Olimpico

Di mamma non ce n'è una sola, Max Tortora alle prese con una suocera esplosiva all'Olimpico
Totò diceva che non tutti mali vengono per suocere e lo spettacolo Di mamma non ce n'è una sola, interpretato e diretto dal comico Max Tortora al Teatro Olimpico, sembra proprio avvalorare questa tesi.



Un genero interpretato da Max che vuole vivere l'ebbrezza di sentirsi di nuovo scapolo e Paola Tiziana Cruciani, la scoppiettante suocera, che in assenza della figlia si ritrovano a condividere forzatamente gli stessi spazi lasciando emergere con grande comicità i risvolti legati all'eterno antagonismo tra queste due figure.

Un tema attuale?
«Il rapporto conflittuale genero suocera è immortale oltre che universale e, in questo spettacolo, l'ironia si pone come mezzo per svelare i veri sentimenti di entrambi. L'ingegner Piccioni, ha una moglie attraente che ama; ma vuole concedersi un po' di liberta, ed è quello il momento in cui la figura della suocera appare, cogliendolo in flagrante».

Una suocera coetanea, tra l'altro.
«Sì; ma è una donna salutista e maniaca dell'ordine, che rivoluzionerà la mia vita».

Qual è il valore del teatro a suo parere?
«Infinito al livello culturale. Vorrei fosse promosso in ogni scuola, perché è un linguaggio sano e privilegiato, capace di favorire la reciproca conoscenza fra giovani di culture diverse».

E che cosa pensa della situazione del teatro in Italia?
«Dovrebbe creare più occasioni per essere vissuto, a partire dall'orario degli spettacoli; magari, come avviene in tutta Europa, bisognerebbe farli iniziare alle 19».

Però il teatro italiano è promosso molto sui social...
«Senz'altro; ma io sono analogico, già è tanto se riesco ad usare il cellulare».

E il suo pubblico?
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