La reporter prova il sesso con il robot: "Certe cose non piacciono solo agli uomini"

Kiley Sciortino e l'esperienza del sesso con il robot
La robotica unita all'oggettistica sessuale. Se finora le bambole gonfiabili sono state un accessorio di esclusivo appannaggio maschile, ora la tecnologia applicata ai sex toys sta permettendo di fare passi da gigante. Da tempo esistono, ad esempio, delle bambole gonfiabili femminili dotate di parti anatomiche realizzate con estremo realismo, tanto da indurre all'apertura di veri e propri postriboli hi-tech.


Queste innovazioni del settore, tuttavia, non riguardano solamente le bambole gonfiabili che riproducono le donne: anche le signore possono provare l'esperienza del sesso con riproduzioni estremamente accurate di uomini. La giornalista di Vogue e Vice, Karley Sciortino, nota per il suo impegno a favore dell'educazione sessuale e della parità di genere, ha provato l'esperienza, raccontandone tutte le peculiarità.



«Pensare che certe esperienze piacciano solo agli uomini è sbagliato» - ha spiegato la 31enne reporter dopo una sessione di 20 minuti con un pupazzo dalle incredibili fattezze umane chiamato Gabriel - «Il corpo umano è estremamente realistico, dai peli sul corpo al pene, la cui erezione è facilmente comandabile. Essendo di silicone, era quasi impossibile da distinguere rispetto ad un pene reale, perché lo hanno realizzato in modo da essere morbido all'esterno e duro all'interno».
 


L'esperienza, complessivamente, può essere considerata positiva: «Sicuramente non è la stessa cosa di fare l'amore col proprio partner, ma può aiutare le donne a vivere una sessualità diversa. Ne vale sicuramente la pena: è possibile provare diversi ritmi e angolazioni, per poter capire di più del proprio corpo».
 

 
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