E' il cosiddetto "digital aging", cioè l’invecchiamento precoce della pelle causato in massima parta dalla disidratazione. Le onde elettromagnetiche emesse da computer e affini generano infatti un surriscaldamento dei tessuti ricchi di acqua con conseguente disidratazione e deterioramento delle proteine di collagene che costituiscono la struttura portante della pelle.
"Si tratta di un vero e proprio stress ossidativo - chiarisce Astolfi - a cui si può fare fronte seguendo poche facili regole. La parola d’ordine deve essere integrare: bere molta acqua, seguire una dieta ricca di alimenti idratanti quali frutta e verdura e alimenti ricchi di omega 3, omega 6 e omega 9 come pesce, cereali e frutta oleosa aiuta la pelle a ritrovare elasticità e turgore".
L'esperto consiglia di aggiungere quotidianamente anche un siero antiossidante sotto la crema da giorno e una crema notte leggermente esfoliante per riparare il collagene danneggiato.
"Se invece il problema è a uno stadio più avanzato - continua Astolfi - si può pensare a un peeling superficiale per favorire il ricambio cellulare unito a un ciclo di micro iniezioni biorivitalizzanti a base di acido ialuronico associato ad aminoacidi, vitamine e oligoelementi, oppure a base di plasma ottenuto prelevando il sangue dalla paziente stessa. Con questo trattamento, effettuato in un serio centro di medicina estetica, il plasma ricco di piastrine viene purificato e reiniettato per rigenerare la pelle in modo totalmente naturale".
Infine il 'digital aging' si combatte con regole di buon senso: fare attenzione alla posizione della scrivania utilizzando sgabelli ergonomici o una piccola pedana sotto i piedi per favorire la circolazione linfatica, staccare frequentemente gli occhi dal monitor e alzarsi per brevi pause, evitare la luce riflessa sullo schermo per evitare di dover strizzare le palpebre e favorire così le antiestetiche rughe perioculari. Leggi l'articolo completo su
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