Rischi dell’assunzione della farina 00: ecco perché è importante limitare il consumo di prodotti raffinati

Rischi dell assunzione della farina 00: ecco perché è importante limitare il consumo di prodotti raffinati
Nonostante il suo candore e l’aspetto vaporoso e leggero, è ormai risaputo che la farina 00 abbia diversi effetti negativi sull’organismo. Sebbene faccia parte dell’alimentazione dell’uomo da centinaia di anni, i processi a cui viene sottoposta al giorno d’oggi riducono notevolmente le sue qualità dal punto di vista nutrizionale, impoverendola e rendendola nociva. Per questo è importante limitarne al massimo il consumo.






In generale, per farina bianca si intende quella a base di grano tenero. Lo sfarinato a base di frumento duro è chiamato “semola”. Il grano tenero è una pianta erbacea appartenente alla Famiglia delle Poaceae (graminaceae), Genere Triticum, Specie aestivum (nomenclatura binomiale Triticum aestivum). La farina si ricava dalla macinatura dei semi crudi e, in base al livello di raffinazione (abburattamento), si possono ricavare prodotti con caratteristiche differenti: farina integrale, farina tipo 2, farina di tipo 1, farina di tipo 0 e farina di tipo 00.

La farina più chiara ha una consistenza impalpabile ed è quella di tipo 00. La resa del grano tenero in farina bianca è del 70% circa. Il rimanente 30% è costituito dalla crusca, dal cruschello, dal germe e dal farinaccio. Alla fine del processo di raffinazione rimangono più carboidrati e meno lipidi, proteine, fibre, sali minerali (ceneri) e vitamine. Per questa ragione la farina bianca può essere considerata un alimento ricco di "calorie vuote”: apporta infatti molta energia (grazie all'alto contenuto di carboidrati), senza fornire quantità rilevanti di micronutrienti.

Alcuni esperti ritengono che sia proprio questa composizione nutrizionale a essere in parte responsabile della tendenza collettiva all'obesità e ad altre patologie metaboliche. Diffusissima nei supermercati e comunemente usata negli impieghi casalinghi, la farina 00 si ottiene attraverso la macinazione industriale del chicco di grano, che comporta l'eliminazione del germe (ovvero il cuore nutritivo del chicco, che contiene aminoacidi, acidi grassi, sali minerali, vitamine del gruppo B e vitamine E) e della crusca (la parte più esterna, particolarmente ricca di fibre). 

E’ proprio questo procedimento a condurre a un impoverimento della materia prima: da questa macinazione si ottiene infatti una farina raffinata, che si mantiene a lungo, ma risulta terribilmente depauperata e ricchissima di zuccheri. A mettere in guardia su questa questione, ormai da diverso tempo, è il professor Franco Berrino, ex direttore del Dipartimento di medicina predittiva e per la prevenzione dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e consulente della Direzione scientifica.

"La farina 00 - spiega Berrino, definendola il più grande veleno della storia in una puntata di Report del 2009 - provoca un aumento della glicemia e il conseguente incremento dell'insulina, fenomeno che nel tempo porta ad un maggior accumulo di grassi depositati”. Questo indebolisce l’organismo e lo rende soggetto a malattie di diverso tipo, inclusi i tumori, l’obesità e il diabete. 

Secondo Berrino, la soluzione migliore è scegliere i prodotti integrali, ma facendo attenzione perché spesso vengono venduti per integrali prodotti ai quali alla farina 00 viene aggiunta della crusca rimacinata, residuo della raffinazione. “Questo è doppiamente nocivo - spiega Berrino - perché provoca l’indice glicemico alto della farina raffinata e l’effetto dannoso della troppa crusca, che è quello di ridurre l’assorbimento del ferro e del calcio”.


Secondo Berrino, la cosa migliore da fare sarebbe “acquistare grano biologico dai contadini (possibilmente il grano duro, che ha un contenuto più basso di zuccheri) e macinarselo da soli, in casa”. Anche se potrebbe sembrare una cosa fantascientifica, per farlo è necessario avere un mulino (di dimensioni ridotte visto l’uso casalingo) che si può acquistare su Internet. Leggi l'articolo completo su
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