In occasione della prima prova di Maturità, sei stato scelto dai ragazzi come autore da proporre per l’analisi del testo di Italiano, secondo te perché?
Perché molti ragazzi hanno visto Gomorra - La serie e poi magari hanno letto Gomorra libro. Avranno visto in rete i miei interventi trasmessi in televisione, o forse mi hanno visto ad Amici, magari hanno letto qualche mio articolo o più verosimilmente qualche mio post (in genere sono davvero lunghi) e hanno pensato che forse valeva la pena affrontare qualcuno dei temi che propongo.
Cosa scriveresti in un tema su Saviano?
Ma i prof non danno sempre più di una traccia? Be’, sceglierei l’altra…
Secondo te, anche l’esame di Stato potrebbe essere un'occasione per proporre temi di attualità importanti e/o delicati?
Assolutamente sì. Serve preparazione durante l’anno, dibattito e confronto, ma è un’occasione per capire cosa pensano i ragazzi e come reagiscono alle stimolazioni.
Se fossi tu a scegliere le tracce, quali sarebbero gli argomenti della maturità 2017?
Sarebbero tracce semplici ma farei una premessa, questa: “Nello svolgimento delle tracce ci si aspetta dal/dalla candidato/a rimandi interdisciplinari. Ci si aspetta di leggere le opinioni del/della candidato/a supportate dalle esperienze dello/a stesso/a, dalle sue letture, dalle fonti a cui attinge normalmente informazioni (quotidiani, siti di informazione, social network, blog). Ci si aspetta di leggere di libri sfiorati, di quarte di copertina distrattamente lette in libreria e poi abbandonate. Ci si aspetta non erudizione, ma studio. Non sfoggio di cultura, ma capacità di collegare stimolazioni che vengano dalle piattaforme più disparate.”
Prima traccia: La gabbia. Corpi che diventano gabbie e gabbie reali, con sbarre vere. Reclusione, evasione, libertà.
Seconda traccia: L’obiezione nella storia contemporanea. Dal rifiuto ad arruolarsi e combattere al rifiuto di praticare l’aborto. Libero arbitrio vs responsabilità.
Terza traccia: “E come al solito, mentre qui scrivo, tutto si confonde e perde il suo vero carattere, la sua urgenza, a mano a mano che si dispone in un ordine purchessia sulla pagina.” Questa citazione è di Tommaso Landolfi in “Rien va” pubblicato per la prima volta nel 1963. Dalla citazione di Landolfi, queste due domande: perché scrivere? perché leggere? Leggi l'articolo completo su
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