La ricerca è stata pubblicata sul "Journal of Neuroscience" e mostra come, in realtà, possano leggersi i pensieri delle persone che ci circondano. «Siamo in grado di prendere la memoria di un soggetto e portarla fuori dal cervello», ha spiegato uno dei ricercatori, il neuroscienziato Brice Kuhl a Vox.
Attraverso una tac associata a un programma di intelligenza artificiale si codifica il pensiero in un numero, poi il codice viene ricostruito e così si spiega il tipo di pensiero che vi è associato. Ovviamente si è lontani da quello che è il pensiero originale, ma si procedere per macroaree.
La ricerca però mostra un passo in avanti nella conoscenza del cervello e delle sue finzioni. Leggi l'articolo completo su
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