Ed è proprio questo il caso di Caproni, poeta livornese morto nel 1990 e autore di versi dedicati alla natura e alle città che l'hanno visto crescere e maturare (come Genova, dove, poco più che bambino, si trasferì con la famiglia nel primo dopoguerra).
Quattro anni fa, ad esempio, tutti gli studenti furono sorpresi dalla presenza di un testo di Claudio Magris, scrittore ancora in vita e decisamente poco battuto dai programmi dei docenti di italiano. Oggi la storia si ripete, con Giorgio Caproni: il poeta e scrittore livornese è l'autore del testo che gli studenti dovranno analizzare. Ci risulta alquanto difficile, visti i programmi vastissimi e il tempo esiguo a disposizione, immaginare docenti di italiano spiegare in classe le opere e la poetica di Caproni. Non stupiamoci, quindi, se poi tutti scelgono il saggio breve.
Il web, una volta appresa la notizia, ha reagito con (un po' di) sdegno e (parecchia) ironia. I commenti su Twitter lo confermano.
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