Si tratta di procedure concorsuali - rendono noto le fonti - che rispettano la piena attuazione del decreto legge sulla scuola votato a dicembre in Parlamento. Sono concorsi attesi dal personale precario, ma anche da tanti laureati che aspirano alla docenza. Le stesse fonti smentiscono poi che il Ministero abbia variato i bandi a seguito del passaggio in Consiglio superiore dell'Istruzione.
E spiegano, infine, che cambiare ora le procedure concorsuali significa, di fatto, determinarne lo slittamento e non poter garantire nessuna assunzione a settembre. Leggi l'articolo completo su
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