Il primo audio direttamente da Marte. La missione della Nasa prosegue con Perseverance che sta inviando quotidianamente i suoi contributi dal "Pianeta Rosso". Oltre alle suggestive immagini che mostrano una terra desolata e tutta da scoprire, oggi è stato pubblicato il suono del vento, il rumore di Marte.
«Le cose stanno suonando davvero bene qui - scrive Perseverance sul suo profilo Twitter - Ascolta i primi suoni del vento catturati dal mio microfono SuperCam. Questo microfono si trova nella parte superiore del mio albero. Per questa registrazione, il mio albero era ancora abbassato, quindi il suono è un po' ovattato».
Beh, non resta altro che ascoltare. Un suono surreale in un mondo così lontano dalla realtà che stiamo vivendo qui sulla Terra.
IL PRIMO AUDIO DA MARTE
Il rover Perseverance cerca un nuovo parcheggio
Da un paio di giorni inoltre il rover della Nasa Perseverance è al lavoro per cercare 'un parcheggio' dove rilasciare il drone-elicottero Ingenuity, e verificare se l'area, all'interno del cratere Jezero, può essere adatta al volo. In un tweet la Nasa pubblica l'ultima foto mandata da Perseverance, in cui si vede il segno lasciato dietro di sè dalle sue ruote sul suolo marziano.
I primi passi di Perseverance
Il 6 marzo scorso il rover Perseverance ha percorso i primi metri sulla superficie di Marte e ha inviato a Terra l'immagine dell'impronta lasciata sul suolo dalle sue ruote. È stato il primo test, nel quale il rover ha percorso 6,5 metri e che ha permesso di calibrare tutti gli strumenti di bordo. Una volta a regime, il rover potrà percorrere circa 200 metri al giorno. Nei 33 minuti del test, il rover Perseverance ha spostato le sue sei ruote in avanti per quattro metri e quindi ha girato sul posto a sinistra ed è tornato indietro percorrendo altri due metri e mezzo. «Siamo fiduciosi che il sistema di propulsione sia a posto e in grado di portarci ovunque la scienza ci conduca nei prossimi due anni», ha detto l'ingegnere responsabile dei test Anais Zarifian, dela Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa. Il test è stato anche l'occasione per dare un nome al sito in cui Perseverance ha toccato il suolo, la sera del 18 febbraio 2020: è dedicato alla scrittrice americana di fantascienza Octavia E. Butler, nata a Pasadena, dove si trova il Jpl, e morta nel 2006. È stata finora l'unica donna vincitrice del Premio MacArthur. «Non riesco a pensare a una persona migliore come simbolo di questo storico sito», ha detto il responsabile della Scienza per la Nasa, Thomas Zurbuchen. «Octavia E. Butler non solo è cresciuta accanto al Jpl a Pasadena, ma - ha aggiunto - ha ispirato milioni di persone con le sue visioni di un futuro basato sulla scienza» e «il suo lavoro continua a ispirare gli scienziati e gli ingegneri in tutto il mondo, il tutto in nome di un futuro più audace ed equo per tutti ». Dopo avere inviato a Terra le prime immagini di Marte in alta definizione e dopo avere ascoltato il vento marziano, Perseverance è pronto adesso a nuovi test di locomozione su percorsi progressivamente più lunghi e a nuovi test di calibrazione degli strumenti scientifici e dei sistemi che il rover utilizzerà per assistere il drone-elicottero Ingenuity nel suo primo volo, la cui data non è ancora stabilita.
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