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Giuseppe Curigliano, direttore della Divisione nuovi farmaci allo Ieo, l’Istituto europeo di Oncologia a Milano e professore di Oncologia medica all’Università, intervistato dal Corriere della Sera spiega: « Probabilmente, nei prossimi mesi, quando riprenderanno, ci troveremo di fronte a un numero più grande di casi avanzati, meno curabili e meno guaribili». Purtroppo i laboratori chiusi hanno causato ritardi nei controlli e nei test di prevenzione che potrebbero ora avere conseguenze gravi per i pazienti.
In merito al covid poi aggiunge: «Il fatto di avere un tumore rappresenta un fattore di rischio che rende più grave l’infezione da coronavirus». Per questo suggerisce un potenziamento della medicina sul terriotorio, in modo che chi sta male possa fare riferimento a strutture più piccole degli ospedali che in situazioni di emergenza come il covid possono ritrovarsi in sovraccarico. Leggi l'articolo completo su
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