La pena è aumentata se i fatti sono commessi del coniuge, anche separato o divorziato, o da una persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se i fatti sono commessi attraverso strumenti informatici o telematici. La pena viene poi aumentata da un terzo alla metà se i fatti sono commessi in danno di persona in condizione di inferiorità fisica o psichica o in danno di una donna in stato di gravidanza. Il delitto viene punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela e di sei mesi. La remissione della querela può essere soltanto processuale. «È una vittoria delle opposizioni», esulta Laura Boldrini, mentre Federica Zanella di Fi puntualizza il testo riprende quello a sua firma «aggiungendo il reato di divulgazione e l'aumento di pena per le condotte realizzate ai danni di disabili. Leggi l'articolo completo su
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