Il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, coordinato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, ha pertanto avviato un‹attività investigativa per identificare il titolare del falso profilo, rimosso nell‹immediatezza della pubblicazione. «Le particolari attività di Open Source Intelligence effettuate sulla rete internet dagli specialisti hanno permesso di rilevare, anche attraverso l'uso di peculiari strumenti di analisi semantica, - spiegano gli investigatori - la convergenza di alcuni elementi che connotavano alcuni messaggi presenti in altri profili social, riconducibili ad un uomo di 53 anni e residente a Roma, nei cui confronti si sono concentrate le indagini». Dopo ulteriori accertamenti che hanno portato a «elementi probatori ed evidenze inequivocabili sulla responsabilità del soggetto identificato», l'uomo ha ammesso di aver aperto il profilo «fake» sfruttando connessioni anonime e di essere quindi l‹autore dei messaggi rivolti alla Annibali. L'uomo è stato deferito all'Autorità Giudiziaria.
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