«Salvini come Savoini», protesta Pd in Aula. Il pm: inutile sentire il vicepremier

Nessuna necessità di sentire Salvini nell'inchiesta sui presunti fondi russi alla Lega. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, è il procuratore capo di Milano Francesco Greco che risponde seccamente a chi gli chiede se il vicepremier sarà sentito: «Assolutamente no», spiega Greco. 


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Intanto, Matteo Salvini ha annunciato che riferirà in Parlamento durante il question time. «Certo che vado in Parlamento. È il mio lavoro. Ci vado bisettimanalmente e per il question time durante il quale rispondo su tutto lo scibile umano, sempre», ha spiegato da Genova.

D'accordo anche Di Maio, che sulla questione si è pronunciato da Bologna, all'inaugurazione dell'Hub di Poste Italiane. «Secondo me Salvini deve andare a riferire in Parlamento sulla questione Russia. Sono sicuro che ci andrà e così ci darà anche modo come maggioranza di difenderlo - spiega Di Maio - Soprattutto se si ritiene di essere strumentalizzati, ben venga un chiarimento in Parlamento perché parlare davanti al Parlamento è l'occasione per chiarire non ai parlamentari ma agli italiani». 

«Chi vuole incontrare i sindacati lo può fare, quello che però mi dà noia in questo momento, è che lo si faccia per sviare da una questione molto più grande che è quella di un vice primo ministro che secondo me deve andare a riferire in Parlamento sulla questione Russia».

 
I deputati del gruppo del Pd hanno mostrato in Aula, durante la seduta, alcuni cartelli con stampate delle foto raffiguranti Matteo Salvini a fianco di Gianluca Savoini. Prima della protesta, Emanuele Fiano ( Pd) era intervenuto per ribadire la richiesta dei dem al leader leghista di venire alle Camere per riferire sull'intera vicenda dei presunti finanziamenti russi al suo partito.
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