Intanto Alessandro attacca: «Il presidente Mattarella per giorni ha insistito sull'urgenza di formare un governo nella pienezza delle sue funzioni. Ebbene, finalmente, una maggioranza si è formata» per «un governo capace di ristabilire un principio sacrosanto in democrazia: il primato della politica sulla finanza. Mi rendo conto che ristabilire questo principio possa far paura a qualcuno, ma non dovrebbe intimorire chi ha l'onore di rappresentare l'unità nazionale».
«Il Presidente Mattarella ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica ovvero ai cittadini ai quali appartiene la sovranità. Per settimane, in una fase delicatissima dal punto di vista istituzionale, ha ricordato ai partiti politici le loro responsabilità», spiega Di Battista nel post dove sottolinea: ora «una maggioranza c'è, una maggioranza che piaccia o non piaccia al Presidente Mattarella o al suo più stretto consigliere, rappresenta la maggior parte degli italiani. Sono gli italiani ad avere diritto ad un governo forte, un governo capace di intervenire, se necessario con la dovuta durezza, per ristabilire giustizia sociale». «Il Presidente della Repubblica non è un notaio delle forze politiche ma neppure l'avvocato difensore di chi si oppone al cambiamento. Anche perché si tratterebbe di una causa persa, meglio non difenderla», sottolinea ancora Di Battista che fa un appello ai militanti: «invito tutti i cittadini a farsi sentire. Usiamo la rete, facciamo foto, video. È in gioco il futuro del Paese #VoglioIlGovernoDelCambiamento».
Il padre rincara la dose. Poco dopo anche il padre di Alessandro Di Battista, Vittorio, pubblica un post su Facebook: «Forza, mister Allegria, fai il tuo dovere e non avrai seccature».
Duro Fassino. «Da Di Battista parole e toni di stampo eversivo e intimidatorio di chi ignora la Costituzione e le prerogative del presidente della Repubblica». Piero Fassino ha stigmatizzato le parole di Alessandro Di Battista. «Non si può che esprimere la più severa condanna e dovrebbero farlo per primi coloro che si apprestano a formare un governo i cui ministri giureranno fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione davanti al Capo dello Stato», ha aggiunto l'esponente del Pd. Leggi l'articolo completo su
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