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Bonaccini, la scheda
Cresciuta in una famiglia di sinistra, è nipote di Aldo Borgonzoni, pittore partigiano e comunista, le cui opere si trovano in numerose case del popolo di Bologna. È entrata in consiglio comunale a Bologna, poi è stata candidata sindaco, portando, tre anni fa, Virginio Merola al ballottaggio. La sua campagna elettorale è stata in netta antitesi a quella di Bonaccini, puntando sulla denuncia delle liste d'attesa della sanità, sulla chiusura dei punti nascita, ma anche su tempi ambientali come la bonifica e sulla richiesta di un'alternativa dopo cinquant'anni ininterrotti di governo della sinistra. Il suo slogan è «L'Emilia-Romagna è di tutti, liberiamola dal Pd». Non sono sfuggite alcune sue gaffe, soprattutto sulla geografia della Regione. «L'Emilia-Romagna funziona da sei, dobbiamo farla funzionare da dieci liberandola dalla burocrazia», dice.
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