«Discutendo con i miei collaboratori, avevo spiegato loro la necessità di saper fare un complimento sincero» - racconta Berlusconi - «Incontrai una giovane coppia, lei era una donna bellissima con degli occhi ancora più belli e le dissi che mi aveva fatto venire in mente i versi di Rabindranath Tagore. Glieli recitai: 'I sogni fuggono dai tuoi occhi neri come le rondini a primavera dal loro nido'».
Berlusconi ha poi raccontato un altro aneddoto, più divertente: «Ho consigliato questa frase anche al mio nipotino, che l'ha detta ad una bambina. Ora la mamma non lo manda più in vacanza con me». Leggi l'articolo completo su
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