Berlusconi, come sta dopo il ricovero: «È stata dura, ma ho sentito affetto sincero. Marta ha superato se stessa»

Le prime parole dopo la lunga assenza: "Ora rinnovo Forza Italia"

Silvio Berlusconi ha lasciato il San Raffaele di Milano dopo un lungo ricovero, durato 45 giorni, dovuto alla leucemia. «Sto meglio. È stata dura, ma sono sempre stato fiducioso. Mi sono affidato all'aiuto del Cielo e alla professionalità dei medici», queste le prime parole del leader di Forza Italia in una intervista al Corriere della Sera. «Marta ha superato sé stessa, mi è stata accanto con una cura e una dedizione senza eguali - ha aggiunto - Ho percepito anche questa volta l'amicizia e l'affetto sincero, a tratti addirittura commovente, di molte persone, anche sconosciute».

 

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Berlusconi, le prime parole dopo il ricovero

«Non ho mai smesso di lavorare - ha detto ancora il Cav - dando indicazioni e suggerimenti sulla campagna per le amministrative». Alla domanda su una possibile riorganizzazione del partito in vista delle Europee, l'ex premier ha risposto: «La storia di FI è quella di un continuo rinnovamento. Ma perché sia credibile dobbiamo prima di tutto rinnovare noi stessi. Continueremo a farlo, senza rottamare nessuno. FI ha una classe dirigente nazionale e locale esperta e autorevole. Ma non sono e non saranno soli, perché io continuerò a esercitare appieno le mie responsabilità di fondatore e di leader». Con gli alleati i rapporti sono «assolutamente eccellenti. Questo non toglie, ovviamente, che FI abbia un suo ruolo specifico. Con il Pd sempre più spostato a sinistra e il tramonto del cosiddetto Terzo polo, lo spazio al centro si allarga e FI lo presidia con coerenza. Renzi dice spesso cose giuste, ma fino a quando non ne trarrà le conseguenze politiche, scegliendo la nostra metà campo, non si potrà andare al di là di occasionali convergenze in Parlamento».

 

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Il futuro di Forza Italia

Rispetto invece al futuro di FI, «vedo una funzione sempre più importante, perché solo noi siamo il centro liberale e cristiano. Sul piano dei consensi siamo stati penalizzati dagli effetti di una persecuzione giudiziaria nei miei confronti basata sul nulla e conclusa con una serie di assoluzioni, ma che ci ha gravemente danneggiato sul piano dell'immagine. Credo che gli italiani se ne stiano rendendo conto e che torneranno a darci una larga fiducia».

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