Vaccino, freno prime dosi

Vaccino, freno prime dosi
Simona Romanò
Lo zoccolo duro dei No vax lombardi non demorde, sebbene sia sempre più all'angolo. Crollano, infatti, le richieste delle prime dosi, nonostante le limitazioni per  i non immunizzati, sprovvisti del super Green pass, siano più stringenti. La Regione spinge la profilassi con il Vax night per il secondo venerdì e  la politica s'interroga con il sindaco Giuseppe Sala che si chiede «se le restrizioni possa essere tenute a lungo».

CALO PRENOTAZIONI Con l'obbligo vaccinale per gli over 50 dall'8 gennaio ci si aspettava un boom di prenotazioni, che non s'è visto. Le prime due settimane di gennaio la media è stata buona di 5mila richieste al giorno, con picchi di 8.345 lunedì 3 e di 7.582 martedì 4. Poi, il crollo: da giovedì scorso il numero di appuntamenti ha iniziato a scendere, per fermarsi a circa 2.500 giornaliere. Perché ormai manca lo zoccolo duro degli assolutamente contrari all'iniezione, quindi,  è sempre più difficile far lievitare la quota di vaccinati.
VAX NIGHT La Regione prova a spingere con il vaccino di notte: stasera, all'hub di Sesto San Giovanni, maratona dalle 21 alle 8 del mattino di sabato (ingresso senza prenotazione). «Nella notte tra il 14 e il 15 gennaio si sono inoculati 1.006 vaccini, il 90% booster e il 10% prime dosi», ha spiegato l'assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti, parlando di  «successo».

APPELLO POLITICA Sala guarda al premier britannico Boris Johnson: «Sto vedendo le decisioni che sta prendendo Boris Johnson, prendendosi anche i rischi. E mi domando se il nostro posizionamento molto, molto prudente possa essere tenuto a lungo», ha dichiarato ieri. Per esempio, «continuare a tenere chiuse le discoteche o i live club non costringe i ragazzi a stare in casa, anzi se ne vanno in giro, più o meno giustamente», aggiunge. «È molto difficile continuare a gestire questa situazione». Il governatore Attilio Fontana, invece, torna a chiedere al governo di «superare il meccanismo delle zone a colori per pensare un sistema che consenta di monitorare l'andamento della pandemia, ma anche di convivere con il virus».
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