Taxi, corteo con bombe carta: e scatta la ressa nella metro

Taxi, corteo con bombe carta: e scatta la ressa nella metro
Flavia Scicchitano

Bombe carta e fumogeni a piazza della Repubblica, dove ieri migliaia di tassisti si sono radunati per lo sciopero indetto dai sindacali contro il ddl Concorrenza.
I taxi si sono fermati in tutta Italia, dalle 8 alle 22, e nella Capitale è andato in scena il clou della protesta: il corteo - 3 mila partecipanti secondo la Questura - ha sfilato da piazza della Repubblica fino a piazza Madonna di Loreto (piazza Venezia), passando per via dei Fori Imperiali. Le strade e le piazze interessate dalla manifestazione sono state chiuse e diverse linee bus e tram Atac sono state deviate. Ma la parte peggiore è stata quella della ressa continua nelle stazioni principali della metropolitana, con gli utenti pigiati l'uno contro l'altro nell'attesa del treno da prendere. Con buona pace per tutte le regole anti assembramento e anti contagi.
In apertura del corteo lo striscione: Tassisti italiani lavoratori del servizio pubblico. E poi i cori: La licenza non si tocca, la licenza non si tocca e Ladri, ladri, ladri. Le iniziative di protesta, hanno spiegato i sindacati dei tassisti, proseguiranno fino a quando «l'articolo 8 del ddl concorrenza non sarà ritirato». Si tratta di una legge che, sempre in base alle ragioni della protesta, finirebbe per deregolamentare il settore.
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