Simone Pierini La linea dell'Europa adesso è chiara: si punta ai vaccina

Simone Pierini La linea dell'Europa adesso è chiara: si punta ai vaccina
Simone Pierini
La linea dell'Europa adesso è chiara: si punta ai vaccina a mRna. Ovvero Pfizer, Moderna e Curevac, l'ultimo in arrivo entro giugno. Le nubi comunicative che hanno avvolto AstraZeneca e Johnson & Johnson, che condividono la tecnologia ad adenovirus e i rarissimi eventi avversi, hanno spinto l'Unione europea verso questa direzione e l'annuncio della presidente della Commissione Ursula Von Der Leyen lo conferma: entro giugno arriveranno 50 milioni di dosi aggiuntive Pfizer che per l'Italia corrispondono a poco meno di sette milioni in più. Appresa la notizia il premier Draghi ha avvisato il commissario Figliuolo del piano di consegne: oltre 670.000 dosi in più ad aprile, oltre due milioni a maggio e oltre quattro milioni a giugno.

Una luce che ha squarciato un cielo di preoccupazioni legate ai limiti sull'utilizzo di AstraZeneca e Johnson & Johnson. L'Ema ha fatto sapere che «sta indagando su tutti i casi segnalati» riguardo al vaccino di Johnson & Johnson dopo la sospensione in Usa «e deciderà se è necessaria un'azione normativa e attualmente prevede di emettere una raccomandazione la prossima settimana». Secondo Patrizia Popoli, presidente della Commissione tecnica scientifica dell'Aifa, «è verosimile che possa essere limitato agli over-60». Riguardo gli eventi avversi «pare si tratti di fenomeni estremamente rari, ma la stessa azienda farmaceutica ha deciso per la sospensione in attesa di approfondimenti», ha aggiunto a Rainews24. Stessa sorte anche in Svezia che ne ha momentaneamente sospeso la somministrazione. In Francia invece è già deciso: il portavoce del governo francese, Gabriel Attal, ha detto che il vaccino monodose di Johnson & Johnson «sarà distribuito e somministrato nelle stesse condizioni previste oggi per il vaccino AstraZeneca, cioè per le persone di oltre 55 anni». Proprio AstraZeneca vedrà finire la sua storia in Danimarca: ieri è stato deciso lo stop a tempo indeterminato del vaccino di Oxford. Un annuncio accompagnato da un momento di tensione in diretta tv con la direttrice dell'Agenzia del farmaco nazionale che è svenuta durante la conferenza stampa.

Prove di normalità infine in Gran Bretagna che dopo le prime riaperture può contare su almeno il 55% della popolazione protetta dagli anticorpi tra chi ha ricevuto il vaccino e chi è guarito dal Covid. E proprio nel Regno Unito si guarda già avanti con Moderna e Novavax che entreranno nello studio inglese Com-Cov che sta valutando la possibilità di mixare in modo sicuro AstraZeneca e di Pfizer, somministrando il richiamo con un vaccino diverso da quello usato per la prima dose. In Italia, invece, ieri numeri stabili: 16.168 nuovi casi e 469 morti. In calo, però, ricoveri e terapie intensive.
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