Olimpiadi invernali, un anno fa l'urlo di gioia

Olimpiadi invernali, un anno fa l'urlo di gioia
L'istante in cui il respiro si interrompe prima di trasformarsi in urlo di gioia. Erano le 18.04 del 24 giugno 2019, a Losanna, quando il presidente del Cio, Thomas Bach, assegnava le Olimpiadi invernali a Milano-Cortina 2026. Battuta la concorrenza svedese, la delegazione italiana è scattata in piedi tra abbracci, cori con il sindaco Giuseppe Sala in versione capo ultrà. Dodici mesi e una pandemia dopo, il sindaco lo ribadisce: «Una grande vittoria per Milano e per il Paese, ottenuta grazie a un grande lavoro di squadra. A un anno dall'assegnazione, moltissime cose sono cambiate. Ma una certezza rimane: andiamo avanti, con impegno e fiducia. Come Milano sa fare». Stesso ottimismo anche in Regione. «Sembra un secolo fa - scrive Attilio Fontana su Facebook - ma oggi sono ancor più felice di quella vittoria. Il 2026 può sembrare lontano, ma gli investimenti e le infrastrutture sono adesso. I lavori in preparazione alle Olimpiadi saranno un fattore importante nel rilancio della Lombardia». Esulta anche Giovanni Malagò, presidente Coni: «Abbiamo costruito un dossier strepitoso, con il coraggio, forse l'incoscienza, di presentare una candidatura con due città». (G.Mig.)

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