Nascondeva droga e armi al Verano

Nascondeva droga e armi al Verano
Emilio Orlando
Si muoveva con padronanza assoluta come chi conosce gli angoli più nascosti dell'affascinante luogo pieno di misteri del cimitero storico e monumentale del Verano. Come un vampiro nei nascondigli più improbabili ed i passaggi segreti tra le cappelle e le tombe a terra, dove tra i loculi storici aveva nascosto centodieci mila dosi di cocaina purissima ed una pistola semiautomatica con i proiettili.

Alcuni fornetti li avevano costruiti i suoi antenati, marmisti storici del Verano e il marmista arrestato ne aveva curato i recenti restauri. In manette, dopo un rocambolesco inseguimento con le potenti moto dei falchi ed una caccia tra fornetti e urne di personalità del passato ormai defunte, è finito Daniele Gasperini di quarantadue anni con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio e detenzione di armi da sparo. L' arresto è stato messo a segno dalla squadra mobile della questura di Roma durante un servizio di controllo dei falchi.
Gli agenti della sezione criminalità diffusa, messi in campo dal questore Carmine Esposito che in occasione delle festività pasquali ha rafforzato i dispositivi per la prevenzione ai reati predatori, dopo aver notato il movimento sospetto di un uomo a bordo di una macchina che entrava dentro il cimitero monumentale, hanno deciso si seguirlo a bordo delle potenti moto civetta in dotazione alla polizia. Dopo averlo raggiunto gli investigatori di Luigi Silipo si sono accorti che l 'autovettura, era parcheggiata nell'area del Colle del Pincetto, a ridosso della Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura.

Lo strusciare di una pesante pietra di marmo davanti a dei sepolcri e il fare circospetto del marmista hanno fatto scattare il blitz. Dietro la lapide, nascoste in tre borse termiche e nastrate con la carta da pacchi marrone, c' era nascosta la cocaina il cui valore si aggira intorno al mezzo milione di euro. In un'altra scatola i poliziotti hanno trovavo la rivoltella pronta all' uso. L' arrestato potrebbe essere una pedina di qualche organizzazione criminale che gestisce le piazze di spaccio nella zona sud est di Roma, pagato per fare la cosiddetta retta che rifornisce i pusher quando finiscono la droga da vendere.
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